Soft Skills

Soft Skills nei Concorsi Pubblici: cosa sono, esempi e lista

RedazioneConsigli Utili

Soft Skills nei Concorsi Pubblici: cosa sono, esempi e lista

Da quest’anno nei Concorsi Pubblici verranno valutate non solo le competenze tecniche del candidato, ma anche le ormai famose Soft Skills. Questo articolo vuole rappresentare una guida completa sui decreti che hanno portato a questa novità e su come prepararsi alla nuova fase concorsuale.

Le Pubbliche Amministrazioni italiane ultimamente stanno cambiando, si stanno integrando alle regole e alle procedure europee di assunzione e di lavoro pubblico, tra cui la selezione attraverso Hard e Soft Skills. Una spinta veramente importante è stata il PNRR, che ha tra gli obiettivi una ridefinizione del sistema di assunzione e gestione della forza lavoro pubblica.

I Concorsi Pubblici hanno sempre preso in considerazione le conoscenze teoriche del candidato. Alcuni decreti stanno invece spostando l’attenzione delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione nelle capacità tecniche (saper fare) e comportamentali (saper essere).

In questo articolo ci focalizzeremo sulle ultime delle tre, le capacità comportamentali, che rientrano nel grande gruppo delle Soft Skills che già da tempo sono centrali nell’assunzione delle aziende private, prima è necessario capire cosa sono le Soft Skills e qual è la differenza con le cosiddette Hard Skills.

Cosa sono le Soft Skills?

Quando, durante un colloquio, vengono richieste le Soft Skills del candidato, si richiede di descrivere come ci si interfaccerebbe a una determinata situazione lavorativa. Ciò permette alla persona predisposta alla selezione del personale di capire come lavorerà il candidato nell’ipotesi in cui venisse assunto. Proprio queste sono le Soft Skills, che, a differenza delle Hard Skills, cioè le capacità tecniche, sono naturalmente più complesse da verificare.

Le difficoltà di verifica delle Soft Skills diventano ancora maggiori se si parla di Concorsi Pubblici, in cui la Commissione Esaminatrice deve motivare il punteggio assegnato a un candidato in maniera particolarmente precisa.

Vuoi scoprire il Concorso Pubblico più adatto a te? Preparati con noi per costruire il tuo futuro.

Quali competenze nei Concorsi Pubblici?

Da un po’ di tempo i Concorsi Pubblici hanno inserito nelle prove preselettive e scritte la verifica delle Soft Skills. Lo hanno fatto attraverso i cosiddetti test situazionali, veri e propri quesiti volti ad accertare quali azioni intraprenderebbe il candidato in una determinata situazione lavorativa. I test situazionali sono suddivisi rispetto alla lista delle Soft Skills come segue:

  • Skill di efficacia personale: autocontrollo e resistenza allo stress, fiducia in sé stessi, elasticità, flessibilità, creatività, apprendimento permanente
  • Skill relazionali: comprensione interpersonale, orientamento al cliente, lavoro di, comunicazione
  • Skill relative a impatto e influenza: capacità di esercitare un impatto o un’influenza sugli altri, consapevolezza organizzativa, leadership
  • Skill orientate alla realizzazione: orientamento agli obiettivi (o al successo), efficienza, attenzione all’ordine, alla qualità e all’accuratezza; capacità di prendere l’iniziativa (approccio proattivo), problem solving, pianificazione e organizzazione, ricerca e gestione delle informazioni, autonomia
  • Skill cognitive: pensiero analitico, pensiero concettuale

Test situazionali: come sono strutturati?

I test situazionali sono solitamente costituiti da un insieme di domande a risposta multipla. Spesso presentano una situazione lavorativa a cui il candidato dovrà scegliere come reagire.

Grazie ai Concorsi Pubblici che fino a ora hanno adottato questo nuovo metodo di selezione, sappiamo che il numero di risposte tra cui il candidato può scegliere va da 4 a 7. Inoltre il punteggio delle risposte non è mai penalizzante: non esiste quindi una risposta completamente sbagliata, ma una più giusta delle altre che quindi dà un punteggio maggiore.

Ovviamente prepararsi per questi tipi di test è complesso ma non impossibile: è necessario comprendere quali Soft Skills sono richieste per la posizione messa a concorso e quindi prepararsi per le prove scritte e orali in modo da far comprendere ai recruiter che il candidato adatto sia proprio tu.

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Soft Skills nei Concorsi Pubblici: cosa sono, esempi e lista

Da quest’anno nei Concorsi Pubblici verranno valutate non solo le competenze tecniche del candidato, ma anche le ormai famose Soft Skills. Questo articolo vuole rappresentare una guida completa sui decreti che hanno portato a questa novità e su come prepararsi alla nuova fase concorsuale.

Le Pubbliche Amministrazioni italiane ultimamente stanno cambiando, si stanno integrando alle regole e alle procedure europee di assunzione e di lavoro pubblico, tra cui la selezione attraverso Hard e Soft Skills. Una spinta veramente importante è stata il PNRR, che ha tra gli obiettivi una ridefinizione del sistema di assunzione e gestione della forza lavoro pubblica.

I Concorsi Pubblici hanno sempre preso in considerazione le conoscenze teoriche del candidato. Alcuni decreti stanno invece spostando l’attenzione delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione nelle capacità tecniche (saper fare) e comportamentali (saper essere).

In questo articolo ci focalizzeremo sulle ultime delle tre, le capacità comportamentali, che rientrano nel grande gruppo delle Soft Skills che già da tempo sono centrali nell’assunzione delle aziende private, prima è necessario capire cosa sono le Soft Skills e qual è la differenza con le cosiddette Hard Skills.

Cosa sono le Soft Skills?

Quando, durante un colloquio, vengono richieste le Soft Skills del candidato, si richiede di descrivere come ci si interfaccerebbe a una determinata situazione lavorativa. Ciò permette alla persona predisposta alla selezione del personale di capire come lavorerà il candidato nell’ipotesi in cui venisse assunto. Proprio queste sono le Soft Skills, che, a differenza delle Hard Skills, cioè le capacità tecniche, sono naturalmente più complesse da verificare.

Le difficoltà di verifica delle Soft Skills diventano ancora maggiori se si parla di Concorsi Pubblici, in cui la Commissione Esaminatrice deve motivare il punteggio assegnato a un candidato in maniera particolarmente precisa.

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Quali competenze nei Concorsi Pubblici?

Da un po’ di tempo i Concorsi Pubblici hanno inserito nelle prove preselettive e scritte la verifica delle Soft Skills. Lo hanno fatto attraverso i cosiddetti test situazionali, veri e propri quesiti volti ad accertare quali azioni intraprenderebbe il candidato in una determinata situazione lavorativa. I test situazionali sono suddivisi rispetto alla lista delle Soft Skills come segue:

  • Skill di efficacia personale: autocontrollo e resistenza allo stress, fiducia in sé stessi, elasticità, flessibilità, creatività, apprendimento permanente
  • Skill relazionali: comprensione interpersonale, orientamento al cliente, lavoro di, comunicazione
  • Skill relative a impatto e influenza: capacità di esercitare un impatto o un’influenza sugli altri, consapevolezza organizzativa, leadership
  • Skill orientate alla realizzazione: orientamento agli obiettivi (o al successo), efficienza, attenzione all’ordine, alla qualità e all’accuratezza; capacità di prendere l’iniziativa (approccio proattivo), problem solving, pianificazione e organizzazione, ricerca e gestione delle informazioni, autonomia
  • Skill cognitive: pensiero analitico, pensiero concettuale

Test situazionali: come sono strutturati?

I test situazionali sono solitamente costituiti da un insieme di domande a risposta multipla. Spesso presentano una situazione lavorativa a cui il candidato dovrà scegliere come reagire.

Grazie ai Concorsi Pubblici che fino a ora hanno adottato questo nuovo metodo di selezione, sappiamo che il numero di risposte tra cui il candidato può scegliere va da 4 a 7. Inoltre il punteggio delle risposte non è mai penalizzante: non esiste quindi una risposta completamente sbagliata, ma una più giusta delle altre che quindi dà un punteggio maggiore.

Ovviamente prepararsi per questi tipi di test è complesso ma non impossibile: è necessario comprendere quali Soft Skills sono richieste per la posizione messa a concorso e quindi prepararsi per le prove scritte e orali in modo da far comprendere ai recruiter che il candidato adatto sia proprio tu.

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Da quest’anno nei Concorsi Pubblici verranno valutate non solo le competenze tecniche del candidato, ma anche le ormai famose Soft Skills. Questo articolo vuole rappresentare una guida completa sui decreti che hanno portato a questa novità e su come prepararsi alla nuova fase concorsuale.

Le Pubbliche Amministrazioni italiane ultimamente stanno cambiando, si stanno integrando alle regole e alle procedure europee di assunzione e di lavoro pubblico, tra cui la selezione attraverso Hard e Soft Skills. Una spinta veramente importante è stata il PNRR, che ha tra gli obiettivi una ridefinizione del sistema di assunzione e gestione della forza lavoro pubblica.

I Concorsi Pubblici hanno sempre preso in considerazione le conoscenze teoriche del candidato. Alcuni decreti stanno invece spostando l’attenzione delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione nelle capacità tecniche (saper fare) e comportamentali (saper essere).

In questo articolo ci focalizzeremo sulle ultime delle tre, le capacità comportamentali, che rientrano nel grande gruppo delle Soft Skills che già da tempo sono centrali nell’assunzione delle aziende private, prima è necessario capire cosa sono le Soft Skills e qual è la differenza con le cosiddette Hard Skills.

Cosa sono le Soft Skills?

Quando, durante un colloquio, vengono richieste le Soft Skills del candidato, si richiede di descrivere come ci si interfaccerebbe a una determinata situazione lavorativa. Ciò permette alla persona predisposta alla selezione del personale di capire come lavorerà il candidato nell’ipotesi in cui venisse assunto. Proprio queste sono le Soft Skills, che, a differenza delle Hard Skills, cioè le capacità tecniche, sono naturalmente più complesse da verificare.

Le difficoltà di verifica delle Soft Skills diventano ancora maggiori se si parla di Concorsi Pubblici, in cui la Commissione Esaminatrice deve motivare il punteggio assegnato a un candidato in maniera particolarmente precisa.

Vuoi scoprire il Concorso Pubblico più adatto a te? Preparati con noi per costruire il tuo futuro.

Quali competenze nei Concorsi Pubblici?

Da un po’ di tempo i Concorsi Pubblici hanno inserito nelle prove preselettive e scritte la verifica delle Soft Skills. Lo hanno fatto attraverso i cosiddetti test situazionali, veri e propri quesiti volti ad accertare quali azioni intraprenderebbe il candidato in una determinata situazione lavorativa. I test situazionali sono suddivisi rispetto alla lista delle Soft Skills come segue:

  • Skill di efficacia personale: autocontrollo e resistenza allo stress, fiducia in sé stessi, elasticità, flessibilità, creatività, apprendimento permanente
  • Skill relazionali: comprensione interpersonale, orientamento al cliente, lavoro di, comunicazione
  • Skill relative a impatto e influenza: capacità di esercitare un impatto o un’influenza sugli altri, consapevolezza organizzativa, leadership
  • Skill orientate alla realizzazione: orientamento agli obiettivi (o al successo), efficienza, attenzione all’ordine, alla qualità e all’accuratezza; capacità di prendere l’iniziativa (approccio proattivo), problem solving, pianificazione e organizzazione, ricerca e gestione delle informazioni, autonomia
  • Skill cognitive: pensiero analitico, pensiero concettuale

Test situazionali: come sono strutturati?

I test situazionali sono solitamente costituiti da un insieme di domande a risposta multipla. Spesso presentano una situazione lavorativa a cui il candidato dovrà scegliere come reagire.

Grazie ai Concorsi Pubblici che fino a ora hanno adottato questo nuovo metodo di selezione, sappiamo che il numero di risposte tra cui il candidato può scegliere va da 4 a 7. Inoltre il punteggio delle risposte non è mai penalizzante: non esiste quindi una risposta completamente sbagliata, ma una più giusta delle altre che quindi dà un punteggio maggiore.

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